Conosciamo meglio i giocatori della BDL Correggio – Andrea Fantozzi

CORREGGIO (Reggio Emilia) – “Dobbiamo stupire. E’ un obbligo”. Avversario lo scorso anno nella lotta salvezza, oggi freccia nell’arco di coach Pablo Jara. Ai piedi della Torre Civica, edificio che si affaccia su Piazza San Quirino e costruita attorno al 1300, Andrea Fantozzi si è calato nella realtà del Correggio Hockey. Nella sua carriera anche una Coppa Italia, nel 2018, conquistata con la casacca del Follonica, anche se gli occhi sono puntati sulla stagione che sta per iniziare. Con la speranza che quella 2021/22 sia l’annata della consacrazione. “Me lo auguro fortemente anch’io – dichiara – Qui ho trovato una società seria e la bontà del lavoro me l’hanno confermata anche Jeronimo Garcia e Maicol Saitta, che hanno militato qui. Mi aspetto un campionato difficile ed emozionante, sarà davvero bello”.

La parola d’ordine in casa Correggio è chiara. “Dobbiamo stupire, è un obbligo – afferma deciso Fantozzi – Come gruppo siamo molto uniti, il capitano Enrico Zucchiatti è sempre con noi e stiamo cercando di amalgamarci bene anche con i giovani. Sono ottimista”. Un’annata, quella scorsa, dove Andrea Fantozzi ha contribuito alla salvezza ai playout dell’Edilfox Grosseto con i 12 gol segnati in 25 partite. Numeri che il giocatore toscano vuole incrementare nella stagione che andrà ad affrontare con la casacca biancorossoblu. “Purtroppo l’avete spuntata voi del Correggio – scherza – Lo scorso anno non ho avuto molto minutaggio, soprattutto dopo il rientro da Covid che non è stato semplicissimo. I gol potevano essere di più. Spero di segnarli qui e in questa maglia”.

L’hockey è una passione di famiglia: il sogno di Andrea è ripercorrere le orme del padre Giancarlo, capace di vincere l’alloro tricolore con il Lodi nel 1981 (il primo della sua storia). “Mio papà mi ha messo i pattini ai piedi all’età di tre anni, anche se in casa non parliamo tanto di hockey – ammette – Però mi fa piacere essere ricordato nei palazzetti e accostato alle gesta di mio padre. Mi rende felice”.

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