La prima da titolare in A2 per i fratelli Pedroni. Manuele: “Una giornata bellissima”

CORREGGIO (Reggio Emilia) – “C’è stato uno sguardo d’intesa a inizio gara, ero felice di giocare con mio fratello Federico in Serie A2 nella prima squadra. Abbiamo raggiunto un obiettivo e siamo felici di questo. Qualcuno si è anche commosso…”. A parlare è Manuele Pedroni, esterno di 17 anni, cresciuto nella cantera del club correggese che, domenica, ha raggiunto un traguardo che lo ha reso decisamente felice: nella sfida contro il Modena, vinta 4-3 dalla BDL Mini Motor, ha giocato per la prima volta da titolare a fianco del fratello Federico, portiere (classe 2005, due anni in più rispetto a Manuele), che ha difeso i pali della formazione reggiana per tutti i 50 minuti di partita. Entrambi hanno iniziato a giocare a hockey nove anni fa (Federico a 10 anni e Manuele a 8), condividendo la crescita e le esperienze del settore giovanile, fino alla positiva giornata di domenica. Che ha regalato soddisfazioni a entrambi visto il successo finale dei biancoblu, le parate di Federico (anche su tiro diretto e di rigore) e il gol del momentaneo 2-0 firmato da proprio Manuele.

Manuele, come sta andando questo inizio di stagione?
“Molto bene. Siamo partiti con il piede giusto sia in Serie A2 che in Serie B, sono molto soddisfatto finora. C’è un’ottima intesa anche con i compagni di squadra”.

Tu hai segnato 3 gol in quattro partite della Coppa Italia di Serie A2, ne ha messi a referto 14 in quattro partite nella Coppa Italia di Serie B. Il gol è una tua specialità.
“Ho sempre avuto un buon feeling con il gol, fin dai tempi di Enrico Zucchiatti come allenatore delle giovanili. Devo dire che è merito anche dei miei compagni: è da quasi nove anni che gioco con gran parte dei ragazzi della Serie A2 e B, ci conosciamo bene e sanno come servirmi al meglio per fare gol”.

Domenica la “prima” insieme a tuo fratello: com’è stato giocare con lui e condividere la pista?
“E’ stata una bella esperienza, anche se nelle giovanili era già capitato. Però ha avuto un sapore speciale, diverso: farlo in casa, in un derby è stata un’emozione davvero particolare. Ci speravamo davvero tanto e sono felice”.

A inizio intervista ci hai parlato di qualcuno che ha pianto…
“Diciamo che mamma e papà erano contenti… Va bene lo rivelo: mamma Cintia si è commossa! E’ una cosa che succede abbastanza spesso in realtà, anche quando ho giocato in nazionale Under 17 a Correggio. Anche mio papà Alessandro era contento del nostro esordio da titolare”.

Un momento che ti ricordi particolarmente di quella partita?
“C’è stato uno sguardo d’intesa quando ha Fede ha parato il tiro di rigore. L’ho caricato e lui mi ha caricato: ero convinto al 100% di avere un portiere forte alle spalle”.

Cosa rappresenta per te Federico?
“Per me è un fratello, un amico e un compagno di squadra. Con lui esco, abbiamo gli stessi amici e facciamo tutto insieme. Ci gioco insieme da tantissimo”.

Domenica, alle 18, arriva il Pico Mirandola. Che partita ti aspetti?
“Penso che siamo preparati. Il Mirandola non è da sottovalutare: con il Modena ha perso di poco, con lo Scandiano ha giocato bene. E’ una formazione tosta da affrontare e dobbiamo stare molto attenti”.

Però sento sensazioni positive sui tuoi compagni e la squadra.
“Sì, perché siamo in otto che giriamo e possiamo darci il cambio e respirare. Lo spogliatoio è bellissimo. Vivere un clima di amicizia dentro e fuori dal palazzetto è bellissimo. Quest’anno sono convinto che arriveremo tra le prime quattro in campionato e faremo bene in Coppa Italia di Serie A2”.

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